Genova: la riqualificazione del palasport

Il palasport di Genova, di recente rinnovato e inaugurato, rientra nello sviluppo del Waterfront di Levante che sta riqualificando gli spazi dell’ex-Fiera di Genova.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 362

È stato aperto lo scorso luglio il rinnovato palasport, prima tappa dello sviluppo del Waterfront di Levante, che trasformerà gli spazi occupati fino a oggi dalla Fiera di Genova. Ne abbiamo parlato, in occasione dell’inaugurazione, in questo articolo.

Dalla Fiera di Genova al Waterfront di Levante

Nel quartiere della Foce, allo sbocco del torrente Bisagno, nasceva negli anni ’60 il complesso espositivo della Fiera di Genova, su un’area ricavata dalla preesistente spiaggia rimodellando il profilo della costa.

La Fiera comprendeva diversi padiglioni, il più caratteristico dei quali, il Padiglione S, è il palasport, di cui parliamo in queste pagine.

L’altro elemento architettonico di rilievo è il Padiglione B (o Padiglione Blu), progettato da Jean Nouvel, inaugurato in occasione del Salone nautico del 2008, in sostituzione di una struttura precedente, tuttora in funzione.

Altri padiglioni (D, C, e Marina) sono stati demoliti nel 2021, con l’avvio del progetto di riqualificazione denominato Waterfront di Levante, su disegno di Renzo Piano.

L’area fieristica ha ospitato, nei decenni finali del secolo scorso, numerose manifestazioni tematiche e fiere campionarie, a partire dall’annuale Salone nautico Internazionale, così come la quinquennale Euroflora.

Col primo decennio del XXI secolo la gestione della Fiera è entrata in crisi, e nel 2017 è stata accolta la proposta di Renzo Piano per una radicale trasformazione del quartiere.

Il masterplan di Piano ha l’obiettivo di ricucire il rapporto tra la città e il mare anche in questo settore di Levante quasi in abbandono, con l’inserimento di nuove funzioni pubbliche e private, incernierate su un parco urbano di 16.000 mq, insieme con una nuova darsena, residenze, uffici, commercio, apart-hotels, e il rinnovato Palasport.

Da sinistra, ortofoto del Waterfront di Levante (Google Earth) e masterplan di progetto

In corrispondenza della foce del Bisagno è prevista la creazione di una “spiaggia urbana” per ricreare un rapporto tra la città e il mare; il parco urbano prolungherà idealmente la spiaggia in direzione del Porto Antico (a ovest), mitigando la presenza della sopraelevata e scorrendo come un giardino lineare lungo le mura storiche, affiancato da un percorso ciclopedonale. Per mantenere la trasparenza visiva dal Parco verso mare, tutti gli edifici previsti avranno i piani terra a quota +5,50, trasparenti, passanti e aperti.

I lavori, suddivisi in cinque lotti, sono in corso: dopo la demolizione dei padiglioni secondari della Fiera, il primo lotto di intervento riguarda appunto il palasport.

Ex Padiglione S: il nuovo palasport di Genova

L’edificio esistente, progettato dal team composto dall’Ing. Leo Finzi, l’Arch. Lorenzo Martinoia, l’Ing. Remo Pagani e dall’Ing. Franco Sironi, venne inaugurato nel 1965 e nel tempo ha rappresentato il punto di riferimento della zona fieristica.

Progettato per ospitare circa 10.000 spettatori, l’edificio originale era articolato su tre livelli, con un diametro di 160 metri e una superficie espositiva di circa 31.000 mq, che lo rende tra le più grandi strutture indoor dedicate allo sport mai costruite in Italia; come padiglione fieristico ha ospitato tutte le manifestazioni più importanti, oltre che eventi di spettacolo e concerti.

La pianta è circolare, e la struttura è costituita da 47 coppie di pilastri circolari disposti su cerchi di 132 m e di 113 m di diametro. In corrispondenza dell’ingresso Nord la 48ma coppia di pilastri non è stata realizzata e la struttura superiore è “appesa” a tiranti, anziché sorretta da pilastri con un diametro rispettivamente di 105 cm e 95 cm.

Partendo dalla struttura costruita nel 1962, la riqualificazione dell’edificio ha inteso restaurare e valorizzare gli elementi di pregio, ripensando gli spazi interni caduti in disuso.

Per adattare l’edificio ad ospitare due funzioni parallele – l’Arena Sportiva e il Distretto Commerciale Tematico – si è deciso di rinforzare la geometria dell’edificio circolare, aggiungendo un anello che amplia il raggio del fabbricato esistente di 12 metri.

Questo ampliamento ha permesso di liberare totalmente il grandioso spazio centrale a quadrupla altezza e creare un anello di funzioni commerciali sul perimetro esterno.

Allo scopo di sostenere l’ampliamento, il raggio dei pilastri circolari del palasport di Genova è stato aumentato di 8 cm, operazione realizzata eseguendo un getto dall’alto all’interno di un cassero metallico di forma cilindrica avvolgente i pilastri stessi; l’esigenza era infatti quella di ottenere delle colonne in calcestruzzo faccia a vista che rispondessero ai requisiti di progetto anche in termini di resa estetica. Il risultato si è ottenuto anche grazie all’utilizzo di un disarmante a base di oli vegetali ad azione chimica.

La conformazione dell’arena sportiva

La nuova arena occupa il cuore dell’edificio, sotto il grande lucernario esistente, dove è stato conservato l’iconico toroide centrale; la superficie disponibile è di 2.400 mq.

La principale vocazione dell’impianto vuole essere quella sportiva, attraverso attività ordinarie come gli allenamenti di tutti gli sport indoor, anche in sessioni contemporanee, e attività straordinarie legate ai principali circuiti e campionati agonistici, con una capacità di ospitare fino a 4.000 posti.

La ridefinizione della capacità rispetto al palasport originario di Genova trova una spiegazione nelle scelte fatte per l’utilizzo dell’impianto. Infatti, le attuali norme di sicurezza (a partire dal cosiddetto decreto Pisanu) prevedono una serie di prescrizioni costruttive per gli impianti con capienza superiore a 5.000 unità: ciò avrebbe comportato la realizzazione di barriere di prefiltraggio e tornelli per l’accesso controllato, soluzioni che i progettisti hanno ritenuto non compatibili con l’obiettivo di una struttura “aperta” alla città. Una scelta che il CONI ha approvato giudicandola adeguata anche per larga parte delle manifestazioni di livello internazionale.

L’impianto è stato pertanto dotato di 4.000 posti, distribuiti su 8 gradinate a forma di petalo, di cui quattro fisse e quattro retrattili. I quattro “petali” sui lati lunghi del campo sono in calcestruzzo prefabbricato, mentre i quattro sui lati corti sono costituiti da tribune mobili telescopiche con 1.200 sedute ribaltabili, che all’occorrenza scompaiono totalmente nella parete.

Complessivamente, le sedute sono distribuite lungo 15 cerchi concentrici che ricalcano le geometrie dell’edificio esistente esaltandone la forma. Il colore verde chiaro è stato scelto dopo varie prove affinché risaltasse con la copertura, che ha una luce piuttosto calda; le sedute sono molto distanziate tra loro consentendo una visuale ottima da tutte le postazioni.

Lo spazio centrale è stato quindi pensato per la massima versatilità quanto ad attività sportive, sia come manifestazioni di rilievo che come spazi di esercizio e di allenamento da parte delle società sportive cittadine; oltre ad essere utilizzabile per eventi di diversa natura (come già previsto per l’edizione 2025 di Euroflora).

Strutturalmente l’arena è articolata su tre livelli più un piano interrato: quest’ultimo contiene essenzialmente il sistema degli accessi.

Qui sopra, pianta del livello terra; in alto da sinistra, tre configurazioni possibili per l’area sportiva – un campo e 4.000 posti; tre campi e 2.000 posti; concerto o spettacolo

Il piano terra, corrispondente alla quota di +5,60 metri sul livello del mare, è dedicato all’area per la pratica sportiva, alla distribuzione del pubblico, ai servizi igienici ed alle aree di somministrazione cibi e bevande. Al di sotto degli spalti sono collocati i locali per gli atleti: spogliatoi, uffici delle società, locale di primo soccorso atleti, antidoping, depositi dell’attrezzatura sportiva.

Al primo piano (quota 11,58 s.l.m.) sono le gradonate per il pubblico, le aree vip e stampa e servizi connessi. Al secondo piano (quota 14,95 s.l.m.) uno spazio multifunzionale oltre ai locali per gli impianti.

Ai fini del rispetto dei requisiti acustici, il perimetro interno è rivestito con una parete fonoassorbente di circa 1.800 mq, costituita da pannelli in fibra di poliestere rivestita da una lamina di alluminio microforato, che ha anche la funzione di supporto per la proiezione di video e immagini a 360 gradi.

Alla sommità del cilindro fonoassorbente sono collocati 76 proiettori ad alte prestazioni che garantiscono il livello di lux richiesti dalle norme di riferimento, posizionati in modo da evitare l’abbagliamento di spettatori e giocatori.

La superficie di gioco prevede l’utilizzo di un pavimento sportivo smontabile, omologato FIBA Level 1. Per questo progetto unico nel suo genere è stata appositamente realizzata una superficie di gioco esclusiva che consta di ben tre campi modulari smontabili in parquet che coprono complessivamente 1.856 mq.

La superficie può essere configurata anche in due campi separati, oppure in configurazione singola per quello che è stato disegnato come il campo centrale per gli eventi di livello più alto, quale ad esempio la partita inaugurale del 7 novembre 2024 della nazionale femminile di basket contro la Repubblica Ceca.

Con uno spessore totale di 40 mm, il pavimento è costituito da un materassino elastico da 19 mm in agglomerato di poliuretano e da un parquet sportivo in pannelli di finissima betulla di scelta extra da 21 mm, ridisegnati nelle dimensioni al fine di ottimizzare gli spazi disponibili e rendere la modularità funzionale alle tracciature ed alle necessità di vita indipendente dei 3 campi da gioco. I pannelli sono dotati di un sistema di aggancio in acciaio e teflon brevettato a livello europeo.

La finitura di colore chiarissimo mette in risalto le diverse segnaletiche in special modo adatte alle riprese televisive.

Il palasport di Genova è in grado di ospitare moltissime discipline: basket, futsal, futsal grande, pallavolo, tennis, arti marziali, pattinaggio, pallamano, ginnastica artistica, hockey su pista, badminton, danza sportiva, scherma. Per la omologazione relativa a eventi internazionali, l’ultima valutazione positiva è stata fatta dalla FIPAV lo scorso febbraio.

Qui sopra, da sinistra dettagli della facciata e dettaglio della parete fonoassorbente; in alto, da sinistra prospetto del lato d’ingresso e sezione dell’area sportiva centrale

Gli esterni del palasport di Genova

All’esterno sotto le 48 travi radiali in cemento armato della struttura esistente, si sviluppa la galleria del Distretto Commerciale Tematico che, attraverso promenade anulari, rappresenterà un nuovo punto d’incontro per il quartiere della Foce.

Il progetto ha posto una particolare attenzione all’involucro esterno. La facciata continua che circonda l’edificio è stata pensata come una superficie omogenea, ritmata lungo il suo percorso attraverso l’utilizzo di pannelli in lamiera ondulata inframmezzati da 288 lame verticali che fungono da sostengo strutturale della porzione a sbalzo dell’edifico; su queste, a loro volta, sono posizionate le luci architettoniche, che permettono grazie alla curvatura del palazzetto, di creare continui giochi di luce e ombra.

In un’ottica di massima permeabilità, la facciata al piano terra è realizzata con un sistema vetrato a montanti e traversi che caratterizza gli ingressi principali oltre che alcune delle funzioni commerciali affacciate sul parco a nord. Le porzioni cieche della facciata sono invece realizzate con pannelli opachi intonacati con la stessa modularità delle porzioni vetrate.

In corrispondenza di tre “piazze” pubbliche interne (poste assialmente in corrispondenza degli ingressi principali al piano terra) sono state collocate delle aperture della facciata che garantiranno ai fruitori di godere di punti di vista inediti del panorama circostante. Inoltre, l’aggetto del livello superiore rispetto al piano terreno e la differente cromia di questi due elementi hanno consentito di “staccare” dal suolo l’edificio al fine di smaterializzare la percezione volumetrica di quest’ultimo permettendogli di fluttuare all’interno del contesto.

Il nuovo palasport di Genova sarà un edificio che basa il proprio fabbisogno sull’utilizzo di energie rinnovabili. La porzione di copertura generata dall’ampliamento dell’anello esterno dell’edificio farà da base per l’installazione di circa 2800 mq di pannelli fotovoltaici, mentre un sistema di scambiatori con acqua di mare contribuirà al raffrescamento / riscaldamento del fabbricato.

Gli eventi al palasport di Genova

Dopo la presentazione della nuova arena avvenuta lo scorso luglio, il primo evento sportivo è stato, il 7 novembre, l’incontro della nazionale femminile di basket contro la Repubblica Ceca, seguito dopo pochi giorni dal Grand Prix di Ginnastica.

Questa primavera, dal 24 aprile al 5 maggio, ospita Euroflora, che occupa diversi spazi interni ed esterni all’ex area fieristica. Il palasport di Genova avrà un allestimento specifico nell’arena centrale: una cortina continua di tubi in cartone riciclato simile a canne d’organo, che accompagna il visitatore dall’ingresso fino alla cavea, disegnando a terra sei petali in dialogo con il celebre toroide sospeso. Lo spazio espositivo, a cura del Comune di Genova, si ispira al tema delle quattro stagioni e include alcune riproduzioni di stampe giapponesi a tema floreale.

Prossimo evento sportivo di rilevanza internazionale, sarà dal 14 al 19 giugno il Campionato Europeo Seniores di Scherma, che occuperà il palasport e il Padiglione Jean Nouvel.