Il nuovo padiglione di Arta Terme

Al centro termale di Arta Terme, in provincia di Udine, è stato realizzato un nuovo padiglione che comprende una piscina ludica con giochi d’acqua, uno scivolo e una vasca esterna.

Pubblicazione cartacea su: Tsport 360

Il centro termale di Arta Terme, in provincia di Udine, si è arricchito, a partire dallo scorso inverno, di un nuovo padiglione dedicato principalmente alle famiglie, con vasche ludiche e giochi d’acqua.

Le Terme di Arta nascono nel cuore della Carnia, esattamente intorno alla fonte di Acqua Pudia, un’acqua solfato-calcico-magnesiaco-sulfurea nota fin dall’epoca romana.

Tre gli edifici che compongono lo stabilimento termale, costruiti in epoche diverse ed integrati tra loro: il primo, degli anni Sessanta, si deve all’architetto udinese Gino Valle, che ha creato un edificio suggestivo, orientaleggiante nelle linee del tetto, che oggi ospita, oltre alla reception e al bar, gli uffici, gli ambulatori medici, l’area per la fango-balneo terapia, l’area per le cure inalatorie e l’area riabilitativa.

Il secondo, degli anni Ottanta e opera dell’architetto Varnier, ospita l’area di estetica, la palestra, il salone parrucchiera, il salone tatuaggi e gli spogliatoi a servizio delle piscine e dell’area wellness che si trovano nel terzo edificio, dei primi anni Duemila, noto con il nome di “Palazzo delle acque”.

Tutte le cure termali che vengono effettuate alle Terme di Arta prevedono l’utilizzo dell’Acqua Pudia, un’acqua minerale solfato – calcico – magnesiaca – sulfurea, che sgorga ad una temperatura di 9° da un pozzo posto nell’area cui sorge la struttura termale.

Per le festività di Natale 2023 è stata aperta una quarta struttura, che ospita una piscina ludica con spazio per i bambini, giochi d’acqua e uno scivolo oltre a una vasca esterna fruibile durante tutto l’anno.

Il nuovo edificio di Arta Terme

Il progetto del nuovo padiglione nella sua forma è frutto della comparazione di diverse ipotesi planimetriche in rapporto al contesto e allo sviluppo funzionale dell’intero impianto termale con i fabbricati esistenti.

Gli edifici sono infatti, per epoca di costruzione e linguaggio architettonico, molto diversi tra di loro e l’elemento iconico di riconoscibilità dello stabilimento termale è rappresentato dalla copertura a pagoda dell’ingresso nell’edificio Valle. 

Si è scelto naturalmente di non introdurre ulteriori caratterizzazioni ma di riferirsi all’edificio delle acque che ha un linguaggio contemporaneo e che è posto in continuità funzionale all’edificio di progetto; i punti di similitudine sono soprattutto nelle forme minimali, nell’utilizzo dei muri inclinati e degli stessi materiali di facciata; la forma a pagoda è stata ripresa nelle cuspidi della struttura in legno e nella forma dei lucernai di copertura.

Il nuovo edificio di Arta Terme si configura come lineare, di forma rettangolare con a sud e a ovest due corpi sporgenti che contengono rispettivamente la torre di accesso allo scivolo esterno e un’area relax affacciata sulla parte di giardino prospicente la pista ciclabile. La copertura, sorretta dalla struttura in legno, è a due falde parallele ai lati lunghi, quella a est ha i grandi lucernai, quella ad ovest è trattata con verde pensile per mitigare l’impatto visivo dalle vetrate dell’edificio delle acque e per migliorare il microclima interno. 

Le facciate sono perlopiù vetrate, riprendendo in parte le specchiature del limitrofo edificio, per poter godere, soprattutto a est, della vista delle montagne, beneficiando della continuità tra i serramenti e i lucernai in copertura che consentono una visione completa.

I materiali di facciata utilizzati sono i serramenti in alluminio e il rivestimento metallico, in continuità con la copertura, formato da nastri di alluminio aggraffati in colore grigio.

La continuità tra interno ed esterno e il raccordo tra i livelli del giardino sono elementi importanti del progetto, si è scelto infatti di alzare la quota di imposta del fabbricato di 90 cm rispetto al pavimento del piano terra dell’edificio limitrofo per evitare scavi in profondità, considerata la presenza di acqua nel sottosuolo. Ciò ha richiesto di prevedere dei terrazzamenti pavimentati o con erba per raccordare le diverse quote del giardino, determinando così un piacevole gioco di livelli e materiali in continuità con il prato; sull’angolo nord-est è stata realizzata una piscina esterna con idromassaggio, collegata direttamente all’interno.

All’interno, così come chiesto dalla Committenza ossia che l’ampliamento contenesse attrezzature soprattutto rivolte alle famiglie,  è stata progettata una piscina con una forma libera utilizzabile sia per il nuoto (ha due corsie di 20 metri) che per il divertimento, avendo attrazioni come il vortice, gli spruzzi, gli idromassaggi; la superficie acquea è di mq 230 ai quali vanno ad aggiungersi le superfici della piscina esterna pari a mq 21 e l’arrivo dello scivolo; relativamente a quest’ultimo è un’attrazione di lunghezza pari a circa 36 metri con partenza ed arrivo all’interno, con struttura portante realizzata in acciaio zincato ed elementi di scivolo in vetroresina di colore grigio.

L’edificio è collegato al padiglione delle acque attraverso un corpo di connessione a copertura piana che ospita all’interno la rampa per compensare la differenza di quota di 90 cm e i bagni suddivisi per maschi e femmine.

Il padiglione ospitante le nuove piscine (280 mq di superficie d’acqua totale), dimensionato per accogliere un numero totale di 93 utenti contemporaneamente, sarà accessibile tramite l’Edificio delle Acque direttamente dal piano terra, con il quale è collegato orizzontalmente tramite due rampe che permettono di compensare la differenza di quota, ponendosi in continuità sia dal punto di vista planimetrico, che funzionale e compositivo.

Dall’alto, prospetto principale, sezione longitudinale e sezione trasversale.

Il collegamento tra i due edifici si configura come un corpo di collegamento più basso contenente anche i servizi igienici, differenziati per sesso e comprensivi del bagno dedicato ai clienti diversamente abili, per un totale di 4 wc.

Il volume principale (731,3 mq) contiene invece la piscina, suddivisa in zone funzionali ben differenziate tra di loro, sulla quale si affacciano spazi destinati al posizionamento dei lettini per il relax. Lo specchio d’acqua è differenziato in una zona bambini (64 mq), una zona dedicata al nuoto (138 mq) e un lazy river (28 mq). Inoltre, dallo stesso grande ambiente si può accedere tramite gradini alla vasca contenente a, che si trova parzialmente all’interno e parzialmente all’esterno dello stesso. Dall’interno del corpo principale è oltretutto possibile raggiungere anche un primo terrazzamento pavimentato esterno, posto in continuità sul piano, che si collega con il giardino tramite i gradini che ne permettono di raccordare le diverse quote determinando così un piacevole gioco di livelli. 

I corpi sporgenti situati sul fronte sud e su quello ovest sono facilmente raggiungibili trovandosi sullo stesso piano del volume principale contenente la piscina. Il primo è destinato ad accogliere la scala a chiocciola che conduce allo scivolo e l’arrivo dello stesso mentre il secondo ospita una zona relax con lettini, comunicante con uno spazio prendisole esterno. Un’ulteriore zona adibita a solarium esterno si trova sul lato sud ed è caratterizzata dalla presenza di una pensilina frangisole.

All’interno del nuovo padiglione è inoltre prevista un’area dedicata al bagnino comprensiva di ripostiglio (23,1 mq), un wc per gli utenti diversamente abili (6,00 mq), un locale quadri (4,5 mq) e un locale di pronto soccorso (10,1 mq).