Concerto di Vasco Rossi a San Siro nel 2011 (foto Irene Grassi, lic. Creative Commons)

Se i due club milanesi, che hanno messo sul tavolo i progetti per un nuovo impianto rispettivamente a Rozzano e a San Donato, sono finora rimasti diffidenti verso un’ipotesi di riqualificazione del vecchio stadio di San Siro, c’è attesa per la nuova carta annunciata dal costruttore WeBuild, che ha promesso per fine giugno un progetto preliminare in tal senso.

Il12 giugno scorso il direttore generale di WeBuild Massimo Ferrari ha confermato la tempistica, ma noi possiamo aggiungere che il progetto è effettivamente quasi pronto, ed è stato redatto da un importante studio italiano specializzato nell’impiantistica sportiva e dovrebbe richiedere un impegno economico di circa 300 milioni.

La proposta consiste in un intervento di riqualificazione realizzato per fasi, senza mai interrompere l’utilizzo dell’impianto da parte delle squadre, arrivando nel giro di tre anni ad uno stadio moderno e funzionale, conforme alle norme Uefa, in grado di ospitare, oltre agli appuntamenti del massimo torneo, l’inaugurazione delle olimpiadi 2026, la finale di Champions 2027, gli Europei del 2032.

Giova ricordare che l’intervento, pur essendo teoricamente fattibile già a partire dall’estate del 2025, anche se avesse il gradimento di Milan e Inter dovrebbe far fronte ad aspetti procedurali di non poco conto, essendo comunque di proprietà del Comune di Milano e non essendo WeBuild un costruttore scelto liberamente dall’Ente appaltante sul mercato.

Il vecchio Meazza continua intanto ad ospitare i grandi concerti: nei prossimi trenta giorni ne sono in programma ben 13 (con: Vasco Rossi; Negramaro; Sferaebbasta; Club Dogo; Max Pezzali; Zucchero; Taylor Swift).

Le ultime notizie

Il 21 giugno Webuild ha presentato al Sindaco Sala e ai rappresentanti di Inter e Milan il piano di riqualificazione, che consentirebbe alle squadre di giocare senza interruzioni e con una riduzione minima dei posti per il pubblico.

Il Sindaco si è mostrato entusiasta del progetto (anche perché consentirebbe di non perdere la presenza dello stadio entro i confini Comunali): ora si è in attesa della valutazione delle Società, che mantengono, per adesso, le loro proposte sui terreni di Rozzano e San Donato (su quest’ultima, anzi, ci sono passi avanti nella prosecuzione dell’iter per quanto di competenza della Regione Lombardia).