Riqualificato in cinque mesi il centro sportivo di Caivano

Ma è una procedura straordinaria, non ripetibile ovunque: al lavoro l’Esercito e il Genio Militare, la gestione affidata alla Polizia di Stato.

Il 28 maggio, con la presenza di autorità politiche e sportive, è stato aperto l’ex Centro Sportivo Delphinia di Caivano (Napoli), oggetto un anno fa di cronaca nera e da tempo in attesa di un intervento di ripristino dopo l’abbandono da parte del precedente gestore e l’affossamento della proposta di project financing travolta dal commissariamento dell’Amministrazione Comunale (qui la storia).

Oggi lo Stato, attraverso i suoi rappresentanti, vanta e addita ad esempio un lavoro svolto rapidamente e simbolo del riscatto di un quartiere problematico (con un’intitolazione, approvata dalla famiglia, a Pino Daniele).

L’intervento effettivamente è esemplare, dato che i lavori sono cominciati solo lo scorso novembre. Non tutto corrisponde a quanto allora proposto da Sport e Salute (vedi qui la presentazione), ma sicuramente sono stati riqualificati 20 campi sportivi, con la posa di 1.200 mq di superfici interne e 8.600 mq di pavimentazioni esterne, su cui potranno essere giocati fino a 44 sport diversi.

Va ricordato però che a realizzare la bonifica del centro semiabbandonato sono stati chiamati i militari del Genio, cui è poi subentrata in prima persona Sport e Salute per l’installazione degli impianti, forniti in parte dalle aziende a scopo benefico; con un costo, comunque, di oltre 9 milioni di euro.

Il Centro poi può aprire immediatamente perché la gestione è stata affidata alle Fiamme Oro della Polizia di Stato.

Quindi niente ricerca di fondi e contributi, passaggi burocratici per incarichi (la proposta di progettazione gratuita da parte di importanti Studi professionali è stata respinta), complesse procedure di appalto, selezione di possibili gestori: nessun altro intervento, seguendo un percorso ordinario, potrebbe essere svolto con la stessa celerità.

Ben venga quindi un intervento esemplare come questo, ma non possiamo chiamare l’Esercito per riqualificare gli impianti sportivi di ogni periferia italiana.  

L’immagine dell’inaugurazione è tratta da un video pubblicato da sportgoverno su Instagram.