L’intesa CONI-ICS e il futuro elenco degli “esperti”

Con la sigla del primo accordo attuativo del protocollo d’intesa siglato in precedenza tra le due istituzioni viene ribadita la volontà di istituire un elenco dei professionisti “esperti in impiantistica sportiva”. Cerchiamo di capire di cosa si tratta.

Il 12 giugno scorso il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e il professor Beniamino Quintieri, Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, hanno siglato un primo accordo attuativo dell’intesa quadriennale firmata nei mesi scorsi con l’obiettivo di instaurare una collaborazione in ambiti di comune interesse “nel perseguimento delle reciproche finalità istituzionali volte a supportare la crescita e lo sviluppo del sistema sportivo italiano, favorendo la diffusione della pratica sportiva su tutto il territorio e valorizzando il patrimonio materiale e immateriale sportivo del Paese”, come recita la nota ufficiale (foto sotto, fonte coni.it).

Il tema portante dell’accordo (che la giunta nazionale del CONI ha approvato lo scorso 17 maggio) è la reciproca collaborazione per il rilascio del “parere di verifica finale” che l’ICS richiede al fine di erogare il finanziamento o le agevolazioni richieste.

Deve essere vista in questa ottica l’ipotesi, già ventilata dal Coni, di istituire un “elenco nazionale di professionisti esperti in impiantistica sportiva, suddiviso per Regioni”. Infatti il presidente di ICS ha dichiarato che “la creazione di un elenco di esperti in impiantistica sportiva su base regionale faciliterà i pareri di verifica finale dei lavori alle infrastrutture sostenute da ICS abbattendo i tempi di attesa”. Sembra così di poter ritenere che i progetti firmati da chi rientra nell’”elenco” possano avere un iter approvativo più veloce.

L’annuncio non può non suscitare qualche preoccupazione tra i professionisti che temono di essere esclusi dagli incarichi se non rientrano nell’”elenco”. Elenco del quale il Coni deve ancora “elaborare una procedura per la sua istituzione”.

Non è quindi stato spiegato se l’inserimento nella lista avverrebbe volontariamente o per selezione, e se funzionerebbe come gli “albi dei fornitori” vigenti nelle pubbliche amministrazioni.

L’idea è che – con modalità da definire, ma che garantiscano sempre “principi di rotazione, trasparenza, efficacia ed imparzialità” – una apposita commissione nazionale selezioni tre professionisti per ogni incarico, scelti dall’elenco, da segnalare al Committente che sceglierà a chi affidare l’incarico.

È evidente che il Committente sarà sempre libero di incaricare chi vuole, ma per facilitare l’approvazione del progetto finanziato dall’ICS dovrà preferire un soggetto “segnalato”.

Si aggiunga che il Coni “curerà la formazione e l’aggiornamento dei professionisti attraverso le Scuole Regionali dello Sport dei Comitati Regionali”, anche qui non sappiamo se in modo volontario o vincolante e a che prezzo.

Di più, al momento, non è dato sapere; ma conoscendo la maggior parte dei professionisti che operano, con indubbia competenza, nel settore dell’impiantistica sportiva pur non essendo inseriti in alcun elenco speciale, restiamo in vigile attesa nei confronti di più chiare spiegazioni, con l’auspicio che nessun intralcio venga posto alla libera concorrenza nel campo professionale.